Thursday, October 23, 2008

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«Poco appresso furono



«Poco appresso furono chiamati in sagrestia i due testimonj, don Giacomo Sanazzari e il marchese Recalcati, uno de' quali uscм per accostarsi alla duchessa del Sesto, che non s'era mai staccata dal fianco della sposina; - la sposina e la duchessa uscirono sull'istante. Di lм a poco il parroco don Giovanni Redaelli, fattosi alla balaustra: - Per oggi, gridт, и sospeso il matrimonio. Loro signori possono andare.

«Per quanto la stranezza del caso mi facesse attonito, pure non ho mai tolto l'occhio dalla figura del Suardi, che non si era mai mosso dal posto dove si collocт in principio. Tranquillo e grave lo vidi dunque a muoversi per la prima volta, e levarsi di lа, quando il parroco disse quelle parole agli intervenuti.

«Ora и facile imaginarsi la meraviglia di tutti costoro, e il bisbiglio e il malcontento che ne seguм, quasi che il matrimonio lo dovessero far loro; и facile imaginarsi come quel bisbiglio e quel malcontento passasse dalla chiesa al piazzale, alle vie, al vicolo dove tanta folla aspettante e curiosa era stipata. Ma piщ di tutti gl'intervenuti e della folla, quelli che rimasero veramente colpiti dallo stupore furono mio padre e l'avvocato. Quand'io m'accostai ad essi, per domandar qualche schiarimento, essi stavano guardandosi muti con quell'espressione che hanno le statue. Uscendo dalla chiesa insieme con essi, udii mio padre, che fu il primo a rompere il silenzio, a dire queste precise parole: - Non c'и Cristi che mi possa far cambiar di parere. Non puт essere stata che la virtщ magica di dieci milioni quella che ha spezzato in un istante i legami di un matrimonio, a preparare il quale ci son voluti quattro anni. Il marchese, coi suoi stravizj degni d'un imperatore della decadenza, ha scantonata la propria ricchezza, come fanno gli ebrei, quando tosano gli zecchini. Se veniva a questo nuovo scappellotto, certo che lo avremmo veduto all'ospizio di S. Vincenzo. Lo Strigelli crollava il capo ripetendo:

«- Non и possibile.

«E mio padre:

«- Per che cosa volete dunque che il Suardi abbia avuto quel lungo colloquio col marchese?

«- Ma ne siete poi sicuro?

«-
Il guardaportone di casa F... l'ho fatto cantar io. - Il carrozziere del Suardi cantт lui.

«Com'и naturale, io ascoltai questo dialogo, senza comprenderlo. - Quanti anni dovettero passare prima che mi si porgesse la chiave per aprire quella serratura congegnata a segreto!

«E qui finisco, perchи di tutto quello che avvenne dopo, in quel periodo, non mi riuscм d'esser testimonio oculare. - Il matrimonio non fu solamente sospeso, ma troncato. Il marchese si astenne affatto dalla casa Pietra. La contessina Ada rimase ancora una fanciulla da marito.»

Questa
relazione del Bruni sarebbe rimasta in tronco, se noi non lo avessimo pregato a stenderne un'altra per que' fatti posteriori, troppo necessarj al complemento della nostra storia; e che avvennero vivente lui, e che sentм egli stesso a raccontare o dalle parti o dai testimonj o dalla pubblica voce. Eccola, conservatissima nel contesto, sebbene alquanto raccomodata nella forma:

«Nell'anno 1776 cominciт a fermare l'attenzione del pubblico milanese un giovane patrizio, il conte Achille S... Questo giovane allora poteva contare ventitrи anni, ed era giа tornato dall'America, dove, avendo sentito che Lafayette, non ancora diciottenne, aveva giа fatto abbastanza per la gloria, si mise in testa di emulare il francese sul campo dell'onore. - Ma la differenza stava in ciт, che Lafayette, oltre il coraggio e il desiderio della vita avventurosa, possedeva una grande uguaglianza di carattere e una costanza inalterabile; dovechи il nostro giovane patrizio era uno di quei caratteri inestricabili, in faccia ai quali anche il giudice piщ sapiente e piщ tranquillo non sa che sentenza pronunciare, perchи se da un lato gli sembra scorgere le qualitа di un eroe, dall'altro gli pare d'intravedere i tristi istinti di uno scellerato. - Infatti, rimasto, a diciasette anni, senza padre e senza madre, ed erede di una sostanza ingente, non tollerando i consigli e l'autoritа del tutore, che fu il conte Sanazzaro, con questi venne a tali escandescenze, da percuoterlo violentemente e da lasciargli le impronte del proprio furore. - Fu dopo codesto fatto che, pentito dell'avvenuto e iracondo di non poter spendere e sciupare, come voleva, i proprj averi, lasciт Milano, passт in Francia, in Inghilterra e di lа in America. - I giornali dell'una e dell'altra nazione in piщ circostanze ebbero a fare onorevole menzione di lui pel coraggio dimostrato in molte battaglie; ma dopo due anni, comparve sulla Gazzetta di Sciaffusa la relazione di un tremendo alterco avvenuto tra esso e un colonnello americano, pel quale, venuti alle mani, pur in mezzo alla festivitа di un banchetto, il sottotenente milanese uccise il suo capo, onde senz'altro se ne dovette fuggire e ritornare in patria, lasciando colа una giovane moglie che morм di lм a poco tempo.

«Reduce a ventidue anni compiuti, trovт che il conte Sanazzaro era morto; il pretore ducale invitт allora altri tra i parenti del conte S... perchи ne volessero assumere la tutela; ma nessuno amando togliersi quel carico per cui erano in pericolo anche le spalle, e il giovane tempestando di non voler tutela in nessun modo; esso in via d'eccezione e per decreto del presidente del Senato fu dichiarato maggiore prima dell'etа legale.

«Ricco, come ho detto, di una sostanza ingente, cominciт una vita di pazzie, di scialacquo, di giuochi, d'amori, di scandali a tal punto, da destare un gran rumore non solo in Milano, ma anche fuori del ducato. - Ed io mi ricordo che nella settimana grassa, al carnevalone, quando da tutte le cittа della provincia e da quelle del Veneto affluiva la folla a Milano e nel teatro Ducale, tutti gli sguardi erano appuntati al palco dove questa bestia feroce sedeva insieme co' suoi degni colleghi. - Mi sono dimenticato di notare che questo giovane aveva qualitа straordinarie d'avvenenza, d'ingegno e di spirito. - Pareva insomma che la natura, in un momento d'esaltazione, avesse vuotato il sacco per metterlo insieme; e che dall'altra parte il diavolo o qualche suo agente si fosse messo in testa di assassinare l'opera geniale della natura stessa.

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