Thursday, October 23, 2008

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- Ecce in

- Ecce in te solo tota salus ecclesiarum Christi inclinata recumbit.

«Chi non sa quel che scrisse S. Bernardo a Innocenzo III? Fideliter loquor quia fideliter amo.

«Parlava sincero perchи amava sincero, e diceva che la cagione del decadimento della Chiesa universale doveva trovarsi nella corruzione della curia romana: In vos, pontifices, curiamque romanam. E nella lettera ad Eugenio IV egli dice ancora di piщ.

«Nel consilio Remense, convocato nell'anno 992, и detto con tutta quanta la libertа, che Roma era divenuta venale e che tutto dicevasi e facevasi colа secondo la quantitа dell'oro e dell'argento: Roma venalis exposita; ad nummorum quantitatem judicia trutinat.

«Adriano IV ha detto che la corte di Roma era macchiata di morali disordini: Scimus in hac sancta sede, aliquot jam annis multa abominanda fuisse, et omnia in perversum mutata.

«Non sono io dunque che parlo; non и a me che voi avete obbligo di prestar fede. Ma se venerate San Bernardo, se avete fede nei papi Innocenzo e Adriano, se avete rispetto alla parola inappellabile dei concilj, dovete dire che io non ho fatto che ripetere contro la curia romana e il potere pontificale quelle accuse che furono giа scagliate da quei grandi e santi uomini. - Ascoltate dunque coloro, se non volete ascoltar me.

«La veneranda Chiesa cattolica, egli и G. C. che la istituм; le diede precetti fondamentali di umiltа, di giustizia, di caritа; la premunм pien d'amore per essa, di tantissimi sacramenti; la fecondт coi suoi divini esempj, colla predicazione, cogli stenti, colle fatiche; la consolidт col sangue e colla morte. Ma guardatevi, disse a' suoi discepoli, che tra voi non escan fuori uomini scellerati e perversi; tenteranno costoro di perturbarla, di disordinarla, di distruggerla: Nascentur ex vobis viri peversi ut abducant post te discipulos suos. - Il testo и di S. Paolo.

«Ma che cosa dunque si deve fare per ovviare a tanti disordini? Richiamare il pontificato alla santa semplicitа delle sue origini;. fargli restituite i doni funesti che ebbe dai re della terra. Costringerlo, per dir cosм, ad esser santo, obbligandolo alla sola giurisdizione spirituale. Uomini e sacerdoti ignoranti e pregiudicati vi hanno detto che, tentar di smuovere la temporalitа del potere papale, и atto sacrilego, e tale da meritarsi la pronta punizione di Dio. Ma costoro come faranno a chiamar sacrilego G. C.? come faranno a invocar su lui l'ira divina? Dabo tibi claves regni cњlorum, ha detto G. C. a S. Pietro; e quando il popolo, stupito de' tanti miracoli che operava, voleva farlo re, che cosa fece G. C.? Fugit ne eum facerent regem; e che disse quando fra' suoi discepoli si agitт quistione di maggioranza? Qui major est inter vos, fiat sicut minor; e di che parole fece uso quando parlт dei re della terra? Reges gentium dominantur eorum, vos autem non sic. Com'и dunque che, se i comandi e gli esempj dati personalmente dal Redentore sono precisi, comandi ed esempj da doversi fedelmente seguire, com'и che, mentre e G. C. e San Pietro hanno avuto in orrore ogni sorta di dominio sopra gli altri, il papa potrа pretendere monarchia terrena?

«Alla podestа temporale si oppone dunque il carattere dell'ecclesiastica societа, la dottrina e l'esempio di G. C., gl'insegnamenti degli scrittori e dei Padri, la pratica fedelmente seguita nei primi secoli della Chiesa.

«La societа ecclesiastica non si propone altra cosa, che disporre il cuore de' popoli a vivere secondo le massime del Vangelo, e condurli alla vita eterna.

«Gesщ Cristo non dа a' suoi discepoli altra autoritа che d'istruire, predicare e battezzar le nazioni: docete omnes gentes, baptizate eos in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

«Gesщ Cristo non concede a' suoi discepoli altra podestа che di legare e sciogliere dai peccati gli uomini: Amen dico vobis, quжcumque ligaveritis super terram, erunt ligata; et quжcumque solveritis, erunt soluta. Dal che ognuno ben vede che una simile podestа riguarda unicamente la salvezza eterna degli uomini, ed ha soltanto di mira il dominio spirituale.

«Quando gli apostoli dissero a Gesщ Cristo, allorchи i Samaritani non l'hanno voluto ricevere: - Fate scendere il fuoco dal cielo e inceneriteli, - «Che dite mai, rispose loro G. C., e di che spirito siete? il figliuol dell'uomo non и giа venuto a perdere uomini, ma a salvarli, filius hominis non venit animas perdere, sed salvare». E quando Pietro troncт l'orecchio a Malco, che gli disse il Cristo? Mitte gladium tuum in vagina, omnes enim qui acceperint gladium, gladio peribunt.

«E i santi Padri? Udite i santi Padri; ascoltate Sant'Ambrogio: - Tutte le ricchezze della santa Sede non consistono in altro se non nella fede. Ecclesia nihil sibi, nisi fidem possidet.

«E S. Fulgenzio che cosa dice? Udite S. Fulgenzio: - Tutta quanta l'autoritа del pontefice riguarda lo spirituale e nulla piщ. In sжculo nemo rege celsior» E Innocenzo III dice che l'autoritа temporale compete al solo re: Rex in temporalibus neminem superiorem habet.

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«E dopo tutto ciт, sino a quando si vorrа far servire il supremo sacerdozio all'errore, alla passione, ai disordini? Sino a quando chi и supremo pastore delle anime, si avrа a vederlo disposto a servirsi della religione come d'appoggio per estendere i suoi temporali interessi a taccia propria, a scandalo universale, a distruzione della cattolica Chiesa?

«Ma sinora abbiamo udito Gesщ Cristo, i santi Padri, i pontefici piщ sapienti, gli apostoli, i concilj.

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