Thursday, October 23, 2008

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Questi, riflettendo alla

Questi, riflettendo alla gravezza dell'affare, ne parlт tosto al Santo Padre, ed al cardinale Vincenzo Petra penitenziere, dal quale, coll'assenso pontificio, fu per mezzo dello stesso mercante spedito sollecitamente a Londra il solito breve assolutorio col salvacondotto, affinchи la donna nel termine di sei mesi si portasse a Roma. A tale uopo furon dati gli ordini a banchieri di varie cittа pel somministramento del denaro e di tutto quello che nel viaggio potea bisognare alla medesima.

All'arrivo di questi ricapiti, benchи fosse il cuor dell'inverno, partм donna Paola da Londra con un cameriere cattolico; ed attraversata la Francia sotto altro nome, giunse a Marsiglia, non senza gravi patimenti cagionati dalla stagione, e il giorno 8 febbraio 1733 entrт in Roma. Il cardinal di Sant'Agnese, avvisato preventivamente dell'arrivo, fe' che le movesse incontro una matrona di esemplare saviezza, in casa della quale donna Paola si trattenne segretamente alquanti dм, trascorsi i quali, per ordine del pontefice, passт al convento del Bambino Gesщ, sotto apparenza di dama fiamminga, per ivi addurre le sue ragioni contro la profession de' voti.

La prima determinazione del papa fu di deputare un congresso di cardinali, dal quale si esaminasse se una tal causa dovea agitarsi nella Congregazione del concilio o nel tribunale della sacra Penitenzieria. Le gravi e particolari circostanze che, a primo aspetto, si videro in quest'affare, fecero abbracciare il secondo partito. Per operar tuttavia con piщ cautela, a' giudici della Penitenzieria furono aggiunti cinque cardinali, fra' quali lo stesso prefetto della Congregazione del concilio.

Da lungo tempo non eravi stata in Roma una causa piщ intralciata di simil materia. Tre volte, in tempi diversi, radunossi la Congregazione, e si tennero altresм molti Congressi. Non potи sapersi quel che in essi s'andasse di volta in volta determinando: ma quello che si puт dire и, che le prove delle violenze da principio accennate, furono, dopo quasi tre anni, poste in sм chiaro lume che, non potendosene dubitare neppur da' giudici piщ austeri, finalmente, nel mese di settembre dell'anno 1735, a pieni voti venne fatto dalla Congregazione il decreto: Constare de nullitate professionis. Il papa confermт il decreto, e, dopo risolute altre dipendenze, fu data a donna Paola la libertа d'uscire dal chiostro, in cui aveva dimorato per tutto quel tempo con universale edificazione.

Donna Paola Pietra, toccato cosм il supremo suo intento, a cui incessantemente era stata fida, piщ, quasi diremmo, per un'ostinazione della mente che si esaltava nell'idea di aver per sи il diritto e la giustizia, che per la probabilitа della riuscita, lasciт Roma, sicurissima di sи medesima, poichи s'era come veduta espressamente protetta dalla provvidenza; e ritornт in Inghilterra a ricongiungersi con colui che l'aveva tratta in salvo, e che sempre le si era mantenuto religiosamente fedele. Abbandonata poi l'Inghilterra, venne con esso a Roma dove solennemente ei la sposт. Ma la fortuna non volle permettere che tanta felicitа fosse duratura, e, dopo tre anni di convivenza maritale, il virtuosissimo gentiluomo venne a morte, lasciandola madre di due figli. Donna Paola per qualche tempo se ne stette nelle vicinanze di Roma, poi, nel 1743, dopo tredici anni di assenza, ritornт a Milano a fermarvi stabile dimora. Un tale ritorno gettт lo sgomento in coloro che l'avevan voluta sagrificare, sapendola cosм efficacemente protetta dal santo padre; ma provocт un tripudio universale, tanto che le diverse maestranze della cittа la vollero festeggiare con notturna luminaria. Ed ella, se magnanima disprezzт tutte le vili paure di chi l'aveva voluta opprimere, non mostrando nemmeno di ricordarsi di loro; volle corrispondere efficacemente a quella pubblica estimazione con atti di caritа viva, col farsi consolatrice degli altrui dolori, col metter pace nelle trambasciate famiglie; piщ spesso, col difendere contro l'attentato de' tristi l'innocenza che non si guarda; tra i molti suoi atti meritorj aveva destato gran rumore un viaggio che fece appositamente per ottenere da Maria Teresa la grazia della vita per un giovane, colpevole d'aver ucciso un cavaliere che avea fatto contumelia alla sua fidanzata. Naturalmente dotata di acuto intelletto, fortificata dall'esperienza, virtuosa senza rigidezza, benefica senza ostentazione, era essa richiesta di consiglio anche da persone di gran riguardo.

Quand'ella recavasi a passeggiare lungo le pubbliche vie, era segno agli sguardi di tutti quel suo grave aspetto, in cui serbavansi tuttavia i resti di una maestosa bellezza; aspetto grave di quella placida mestizia che viene dalle angoscie passate, dalla memoria di una perdita irreparabile, dalla severa considerazione della vita; ed ella, che nell'animo avea tanta pietа per altrui, ne destava poi altrettanta in tutti coloro che la guardavano, conoscendo il suo passato; poichи facea senso quel perpetuo suo lutto vedovile, il quale attestava un dolore che non poteva aver riposo nella vita; e faceva senso quel suo comparire in pubblico assiduamente accompagnata dai due suoi figliuoli giа quasi adulti, e come lei vestiti a lutto, e severi e mesti al par di lei. - E davvero che il gruppo di quelle tre figure, che si staccava come un simbolo di dolore sul fondo vivace e variopinto e giocondissimo di quel tempo, giungeva a compungere di gravi pensieri quella societа cosм spensierata e vana, la quale, ignara delle fiere lotte che l'aspettavano, non attendeva che a darsi buon tempo, come chi spende e getta e scialacqua le ultime ricchezze, e tuffa nell'ebrietа il pensiero del domani.

Era dunque stato un felice pensiero della contessa Clelia, quello di voler recarsi da questa donna Paola Pietra, e per richiederla di consiglio in un affare dilicatissimo e serio, e che poteva aver conseguenze luttuose, quantunque vestisse le apparenze di un amore galante; e per versare nel cuore di colei le ambascie, che ormai non potevano piщ esser contenute nel suo.



X





Per quanto durante la notte, nell'imperversare di un affanno, riesca impossibile di chiuder gli occhi al sonno, v'и pure un momento, vicinissimo all'alba, in cui и convenuto che si debba dormire; ma quel momento pare che, da un genio squisitamente acuto nell'inventar mezzi a tormentare l'umanitа infelice, sia stato introdotto apposta fra il confine della notte e del giorno, perchи appunto, al risvegliarsi dopo un fuggitivo, piщ che riposo, assopimento, sia ancor piщ cruda la fitta del dolore.

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