Che interesse desterebbe | |
Che interesse desterebbe il nostro racconto se ci fosse concesso di manifestare il nome e cognome di questa nuova eroina! Quando si pensa che vivono ancora tante persone che l'hanno conosciuta piщ o meno dappresso, ed и infinito il numero di quelle che la conobbero di vista, и un dolore per noi, che siamo artisti nemicissimi del convenzionale, l'essere costretti a trattare questo personaggio come se fosse un ideale, mentre fu vivo e vero e realissimo. Ma se и un dolore, non и un ritegno; anzi, per consolarci, и un'occasione di piщ per lasciar libera l'uscita a tutta quanta la veritа e per mettere allo scoperto tutti i segreti. Perт, se non potrа essere appagata la curiositа del bel mondo, troverа maggior pascolo il filosofo investigatore, che, al pari del medico, ha bisogno di conoscere i piщ minuti elementi che produssero ed esacerbarono malattie ed ammalati celebri. Cominciamo intanto dal dire, che il titolo di contessina, essa lo trovт in casa, bell'e fatto da molti secoli. Il suo casato, se non ricchissimo, era cospicuo. I suoi genitori, tanto il maschio che la femmina, furono buoni, per taluni anche ottimi, e di costumi assai rigorosi: cosм rigorosi, da non parer contemporanei di quella generazione lieta e gaudente che inventт il topй e la cipria. Le amiche della fanciulla, che vissero con lei gli anni dell'infanzia nel monastero di S. Giuseppe (d'una delle quali noi abbiam conosciuto il figlio, che dalla madre tenne molte notizie), furon tutte d'accordo nel dire, che indole piщ mite, piщ soave, piщ angelica della sua non ci fu mai; aggiungendo perт che tutte queste qualitа erano mantenute nel loro piщ perfetto stato di conservazione da una gran dose di ghiaccio nativo: press'a poco come avviene di alcuni prodotti vegetali, che, se non si tengono in fresco, si corrompono. Non era per altro del parere comune la madre di quel tal figlio che noi conoscemmo, la quale per combinazione fu la sua amica piщ intima e piщ costante. Per suo mezzo potemmo raccogliere che la calma serafica era tutta nell'apparenza di quella creatura, ma di sotto all'onda gelata, non ostante una gran bontа e gentilezza di natura, ferveva e bolliva e scorreva la lava. Di questo perт il mondo non ne seppe nulla. Bensм quand'ella fu uscita di monastero, e dopo che, avuta in casa una educazione di perfezionamento piщ varia, piщ ampia e piщ squisita, toccт i quindici anni, fu generale la voce che, tra le adolescenti da marito, non v'era in tutta Milano fanciulla piщ educata, piщ bella, piщ santa. Ora, in quel periodo appunto, tra i giovani patrizj milanesi, per vigore d'intelletto, per suppellettile di cognizioni, per energia di volontа, per prepotenza d'orgoglio aveva un assoluto primato il giovane conte Aquila. E poichи in tutto ei voleva essere il primo - mise gli occhi su quella che si diceva essere la piщ eletta tra le maritande del patriziato milanese. Ma piщ che tutte le distinte qualitа della contessina, ciт che davvero aveva determinata la scelta del conte Aquila, era la giovinezza di lei. Tra le fanciulle da marito ch'ei conosceva degne di lui, era la sola che avesse compiuto da pochi giorni gli anni quindici, l'etа legale. Se la legge, come in Sicilia, in Egitto, in Arabia, avesse permesso di sposare una fanciulla a dodici anni, egli avrebbe scelta quella che non avesse sorpassata quell'etа. E a ciт era portato, non giа perchи fosse amante dell'eccessiva giovinezza: il suo gusto lo portava anzi a vagheggiare la donna che, al pari di una mela e di una pesca, avesse tocca la piщ completa maturanza; ma sм perchи, conoscendo il mondo e gli uomini ed anche le donne, pensava che, a sorprendere in sui primi albori una rosa sbocciata di notte, ancor madida delle gemme della rugiada, si poteva quasi esser certi che altri non aveva potuto accostarvi le nari. Era sempre l'orgoglio che lavorava; era il tormento del primato. Il conte poneva lo sguardo alla futura sua sposa, press'a poco come un bibliomane lo pone a un libro, che и avido di acquistare non giа per la materia che contiene, nи per il pregio del dettato; ma perchи sa che dell'edizione principe, fatta in pochi esemplari e involata dal tempo, и l'unico che sia rimasto. Quando una ragazza che va a marito и destinata a far la figura di un libro in cartapecora, il lettore puт ben comprendere che nemmeno la prima luna abbonderа di miele. Ora, per disgrazia della giovinetta, il signor conte Aquila, ricco di tutte le doti che possono rendere appetitoso uno sposo, piщ ai padri e alle madri, giа s'intende, che alle figliuole, chiese la mano di lei, che senza un ostacolo al mondo gli venne concessa dai parenti, e cosм fu conchiuso e stretto il matrimonio; matrimonio modello, perchи, come un contratto di compra e vendita, come un atto ipotecario, come un passaporto, recava tutte le firme e tutti i bolli voluti dall'autoritа. Gli uomini che portarono dalla natura il dispotismo e la gelosia, ed hanno sм poca fiducia nelle donne, che se la civiltа lo permettesse, adotterebbero volentieri il sistema orientale degli eunuchi custodi e spie; o rimetterebbero in vigore le consuetudini dei baroni del medio evo, che chiudevano sotto chiave la fedeltа muliebre, hanno sempre fatto malissimo i loro conti. Essi non hanno pensato, che non и il possesso materiale della donna che importa; ma il suo affetto. Ora l'affetto non s'impone, non s'imprigiona, non s'ipoteca; come tutti gl'imponderabili, esso non puт essere contenuto in nessun recipiente. I poeti e gli storici ci hanno assicurato, che la donna non fu mai tanto idealizzata, rispettata, idolatrata come nel medio evo, perchи in quel tempo s'introdusse l'invenzione delle cosм dette regine delle feste e dei cuori. Ma se i nomi sono speciosi e lusinghieri, e se le apparenze sono belle e buone, cari i miei poeti sempre pronti a scaldarvi d'entusiasmo, storici egregi sempre corrivi a far dei sistemi, abbiate la bontа di considerare che invece non fu mai tanto materializzata la donna come dal giorno che, per assicurare la loro fedeltа corporea, fu messa la ceralacca sul loro pudore, come se si trattasse di uno scrigno da consegnarsi al tribunale. |
Thursday, October 23, 2008
1397008
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