Thursday, October 23, 2008

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Accorreva in quel

Accorreva in quel punto la vecchia portinaja, accorreva una delle due guardie state collocate ai lati della porta del monastero. Sotto l'androne della porta si sentiva un crescente frastuono, in mezzo al quale spiccavano voci d'ira veementissime; e quasi contemporaneamente fu invaso il cortile dalla folla. Il Baroggi stupefatto si guardт intorno e cercт la via dell'ortaglia che gli era nota, e, quando fu in quella, vide una fanciulla che fuggiva seguita da un'altra che cercava trattenerla. Egli credeva che Ada si fosse giа recata nell'ortaglia, ma la ravvisт in quella che affannata correva precipitosa, quasi si schermisse dall'altra, e la raggiunse.

- Siete la signora Ada, disse quando le fu presso. Suvvia, affrettatevi. Un gran precipizio vi sta sopra. Ma chi и costei?

L'Ada e la Crivello non parlavano. Allora il Baroggi prese la prima per mano e la trasse con sи.

- Che tentate di fare? disse allora la Crivello.

- Zitto... voglio salvarla.

Allora la Crivello afferrт con quanta forza aveva la veste dell'amica. Questa tentт sciogliersi, esclamando sommessa: - Deh lasciami, per carita! Ma la Crivello si avvinghiт ad Ada con invincibile tenacitа, e:

- Bada a te, diceva, la mia povera Ada. Ma, intanto, l'una fuggendo, l'altra trattenendo, il terzo inseguendo, eran tutti pervenuti nell'ortaglia. Una voce maschile fu udita in quel punto. Il Baroggi la riconobbe; Ada ne trasalм.

-
Sei tu? ripeteva quella voce: era il Suardi.

- Son io, rispondeva il Baroggi.

- Or che avvenne di Ada?

- Zitto. Ella и qui; e il Baroggi, non sapendo che fare, giacchи la fanciulla a lui ignota teneva strettamente abbracciata Ada, le prese ambedue in un fascio, e di peso le portт fino a quella parte del muro di cinta dove era un uscio. Lа stava in piedi il Galantino, tra il muro e un'imposta semichiusa.

- Siete voi? esclamт allora il Baroggi, ecco qui. Ma sono due invece d'una sola. E dal peso mi pare che sieno svenute e l'una e l'altra.

- E che vuol dir ciт?

- Che quando si vuol strappare una rosa di furto e in fretta, due o tre se ne strappano in una volta, e si rovina l'arbusto. Ecco qui, ed or prendete, chiudete, mettetele in carrozza e via come il fulmine; se no va a succedere un gran precipizio.

- Ma che vuol dire che ho sentito un colpo di fucile?

- Vuol dire che la faccenda и seria piщ di quel che pare, e v'и un mistero che non comprendo... m a sostenete queste ragazze, e salite in carrozza, e sopratutto badate a non passare innanzi alla porta del convento. Il popolo par che sia uscito dai gangheri affatto, ed и penetrato in convento.

Il Galantino non rispose, prese in braccio quel fascio di due fanciulle, e quando fu per richiuder l'uscio di cui gli aveva data la chiave il ribaldo ortolano:

- Vieni anche tu, disse al Baroggi.

- Non sarа mai, rispose questi; il Baroggi non и mai fuggito innanzi al pericolo, e or vedo che si ha a menar le mani. Addio dunque, e se nella mischia si dovesse lasciarci la pelle... chi sa mai? fate che quella fanciulla non mi maledica... rispettatela e fatela felice... Poveretta!... Addio dunque.

Il Galantino non aggiunse verbo, e chiuse l'uscio del muro di cinta. Il Baroggi stette fermo un istante ancora a quel posto. Tese l'orecchio... e raccapricciт nell'udire una confusione di strilli femminili; e gli parevano ululati di naufraghe che si mescolassero al muggito di un mare tempestoso. Tese l'orecchio, e sentм il precipitoso trotto di due cavalli e il rumore di una carrozza. Allora volse gli occhi al cielo tutto stellato: - Oh Dio, esclamт, che mai feci? Oh povere ragazze! e ripetи la via dell'ortaglia desolato e cupo.

Allorchи poi dall'ortaglia ei mise piede entro il recinto del monastero, que' dieci o dodici campioni della frammassoneria che, seguiti da una densa onda di popolo, avevano forzata la porta del monastero e atterrata, anzi uccisa quella guardia che aveva lasciato partire il colpo d'archibugio, si trovarono dirimpetto alle guardie della Ferma, le quali, partito il Baroggi e sentito crescere il tumulto, erano discese a furia sotto il portico. Impegnatasi una fiera mischia, come se il cortile del monastero fosse un campo di battaglia, le monache e le fanciulle atterrite affacciandosi agli ingressi, fuggendo su e giщ per le scale, attraversando i corridoj continuavano ad assordar l'aria di grida di spavento. Il Baroggi, vista quella scena e osservando i proprj compagni impigliati in quella lotta disuguale, chи il popolo ajutava gli assalitori, onde le guardie della Ferma erano percosse da tutte le parti, sentм il sangue salire alla testa, e cieco di furore, sfoderando la sciabola si fece largo tra il popolo, dando giщ a dritta e sinistra; ma qual fu la sua meraviglia, quando si vide dirimpetto que' gentiluomini, dei quali conosceva alcuni che erano delle prime famiglie di Milano! I colpi erano corsi senza pietа, onde il sangue non mancava; vide cadere due dei proprj, vide atterrati tre degli avversarj. Ed egli, parando colla sciabola un colpo di spada che gli veniva calato dal giovine lord Crall, ch'ei conosceva benissimo:

- Ma che demonio v'ha inspirato? gridт. Che c'entrano le guardie della Ferma se adempiscono gli ordini della superioritа? Dovevate andare al palazzo dell'ammistrazione, se avevate senno e coraggio e...

E in
quella si sentм gridare: «lasciate il passo, il passo, il passo.» Poi una voce sgangherata che tuonava: «Fermi tutti, o vi faccio abbruciare in questo cortile a schioppettate.»

Il popolo naturalmente fece ala. Due padri cappuccini entravano insieme con un grosso picchetto di soldati del reggimento Clerici, comandati da un tenente, che era quello che gridava stentoreamente.

Quella quarantina di soldati di milizia regolare, che i cappuccini, saputo lo scompiglio, erano andati a prendere alla vicina caserma di San Barnaba, circondarono le guardie assalite e i gentiluomini assalitori, e i colpi cessarono, se non cessт il sangue di scorrere. La folla che, allorquando i soldati fecero largo, ebbe teste e stomachi e ventri percossi e scompigliati spietatamente dai colpi di calcio, di necessitа si fece piщ rada.

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